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Lavaggio a secco

Lavaggio a secco che cosa è?

Il lavaggio a secco fu, quando venne inventato, una tecnica innovativa che permetteva di lavare i vestiti senza l’utilizzo di acqua. Questo processo utilizzato sin dalla metà dell’800, scoperto da un signore di nome Jean Baptiste Jolly, permetteva di risparmiare sull’utilizzo dell’acqua e del

lavaggio asecco come funziona
la benzina è stato uno dei primi solventi per il lavaggio a secco

tempo di lavaggio e asciugatura che richiedeva un normale ciclo di lavanderia. Inoltre i solventi che venivano utilizzati permettevano di pulire lo sporco più ostinato, preservando le fibre naturali più delicate dal contatto con l’acqua che le avrebbe rovinate o infeltrite rendendole inutilizzabili dopo poco tempo. Il lavaggio a secco quindi prevede la pulizia e la rimozione dello sporco da tessuti tramite l’unico utilizzo di solventi industriali, senza bisogno di acqua.

Fino alla fine dell’800 il solvente industriale che veniva usato maggiormente e che aveva più effetto sullo sporco era la benzina. Con il tempo le tecniche di lavaggio a secco sono state studiate e affinate e la benzina è stata presto sostituita dal tricloroetilene e tale è rimasto fino agli anni ‘70. Purtroppo questi solventi industriali utilizzati nelle lavanderie non si conoscevano bene e gli studi medici superficiale dell’epoca non permettevano di sapere quanto potessero far male i vapori emessi dal loro smaltimento. Si scoprì infatti che il tricloroetilene diffusamente utilizzato dalle lavanderie a secco era cancerogeno e nuoceva particolarmente le persone che ne entravano in contatto durante le fasi di lavaggio. Anche il freon (fluoroclorurati) utilizzati successivamente vennero sospesi a causa del danno provocato all’ambiente, in particolar modo contribuendo all’allargamento del buco dell’ozono.

Circa dagli anni ‘90 quindi le lavanderie industriali di lavaggio a secco utilizzano i tetracloroetene, anch’esso altamente pericoloso e sospetto cancerogeno ma le misure di sicurezza adottate nelle lavanderie come i dispositivi di sicurezza personali del personale addetto limita di molto la nocività della sostanza. Negli ultimi anni molte lavanderie stanno sperimentando metodi alternativi ed ecocompatibili come l’utilizzo degli idrocarburi, l’anidride carbonica e solventi naturali provenienti dalla famiglia dei cilici.

Il lavaggio a secco non è la miglior scelta per l’ambiente, anche se ultimamente molte lavanderia stanno sperimentando soluzioni ecocompatibili che non inquinano e non mettoono i pericolo gli operai del settore.

L’acqua o qualunque lavaggio più tradizionale infatti non sempre va bene per il tipo di tessuto che vogliamo lavare. Dipende anche dal tipo di sporco ovviamente ma per le macchie più difficili come l’olio o il grasso, soprattutto se già secche e penetrate in profondità, il lavaggio a secco è spesso l’unica alternativa possibile.

Il lavaggio con l’acqua tende a stressare le fibre come la lana, andando ad inficiare sull’elasticità del prodotto e sulla sua resa estetica. La lana potrebbe facilmente infeltrirsi se non lavata nel modo giusto e la seta potrebbe perdere la sua morbidezza e leggerezza. Al giorno d’oggi il lavaggio a secco è accessibile a tutti e ci sono anche dei modi per imitarlo a livello casalingo, anche se non sempre raccomandato.

Lavaggio a secco come funziona

lavaggio a secco lana
con il lavaggio a secco è possilile lavare ogni tipo di tessuto pregiato senza rovinarlo

Il lavaggio a secco viene eseguito con l’utilizzo di un macchinario simile a una lavatrice ma più grande, che funziona a circuito chiuso e che contiene filtri, serbatoi per i solventi e un sistema di distillazione sempre per i solventi. Anche la dinamica di lavaggio rimane simile al lavaggio tradizionale in lavatrice. I vestiti vengono inseriti nel cestello e grazie all’azione meccanica della macchina i tessuti vengono fatti passare nei filtri che trattengono lo sporco. I solventi hanno un’azione solubizzante sulle macchie, questo vuol dire che arrivano in profondità rimuovendo le particelle più resistenti come le polveri. Il processo di distillazione è la fase più importante e più costosa per una lavanderia. Tuttavia è una fase cruciale per smaltire il solvente correttamente, la maggior parte delle volte convertendolo in vapore e recuperarne una parte in modo che non venga del tutto smaltito. Questo richiede che il macchinario per il lavaggio venga spento per alcune ore.

Alcune lavanderie per risparmiare su questa fase del lavaggio ed evitare di spegnere la macchina, riutilizzano per più lavaggi lo stesso solvente, distillandolo solo a chiusura della giornata.
Questo compromette visibilmente l’esito del lavaggio. Ricordate che un lavaggio a secco eseguito correttamente promette tessuti puliti e sterilizzati. Il lavaggio a secco che utilizza solventi sporchi produce cattivi odori e uno scolorimento verso il grigio dei capi trattati.

Diffidate dalle lavanderie che non garantiscono un certo tipo di standard e affidatevi solo alle lavanderie con esperienza.

Il lavaggio a secco garantito ha delle fasi che devono essere necessariamente eseguite per garantire la qualità del servizio. Queste fasi sono:

  • Caricamento del macchinario. Prima di caricare il cestello o botte con i vestiti il solvente scelto deve essere adeguato al carico e al tessuto da trattare. La scelta dei solventi è fondamentale e richiede accortezza e esperienza, un errore può rovinare definitivamente i capi trattati.
  • Prelavaggio dei tessuti. Gli indumenti prima di essere inseriti nel macchinario vengono pretrattati con l’utilizzo di saponi adatti allo sporco da trattare che può risultare resistente al lavaggio a secco come macchie di cioccolata, caffè, vernici, vino, ecc.
  • Lavaggio a secco. Come abbiamo visto gli indumenti adeguatamente pretrattati vengono “sbattuti” all’interno del macchinario, passando dai filtri per alcuni minuti.
  • Centrifugazione dei tessuti. Gli indumenti puliti e privi di macchie vengono centrifugati nel tamburo. Questa parte del macchinario, come quella della lavatrice gira molto velocemente liberando gli indumenti dal solvente residuo che verrà recuperato nei serbatoi.
  • Asciugatura e deodorizzazione. Anche questa fase consente di recuperare eventuali residui di solvente e tramite degli speciali filtri a carbone attivo i vapori rimangono all’interno del circuito chiuso del macchinario.

Lavaggio a secco in casa

Il lavaggio a secco come abbiamo visto richiede dei macchinari e delle fasi di lavorazione che solo una lavanderia specializzata è in grado di effettuare. Nonostante questo ci sono dei metodi efficaci di lavaggio a secco casalingo con degli esiti molto simili al lavaggio a secco industriali. Una delle prime cose da sapere è che non potremmo utilizzare i solventi industriali e si dovrà trovare una valida alternativa al tetracloroetene. Vediamo quali sono i metodi migliori per il lavaggio a secco fai da te, che ci permettono di risparmiare ed avere un impatto minimo sull’ambiente.

  • Leggere l’etichetta. Leggere l’etichetta degli indumenti che stiamo per lavare è una buona abitudine da adottare per evitare di incorrere in errori catastrofici. In particolar modo per il lavaggio a secco, l’etichetta ci aiuterà a capire se il capo in questione è adatto per il lavaggio che
    lavaggio a secco a casa
    uno dei metodi del lavaggio a secco fai da te prevede l’uso del limone e del sale

    stiamo per eseguire e quale è il miglior modo per pretrattarlo dalle macchie. Il simbolo del lavaggio a secco indicato sull’etichetta è rappresentato da un semplice cerchio vuoto. Se avete dei dubbi vi basterà cercare su internet una guida per leggere i simboli delle etichette degli indumenti.

  •  Pretrattare le macchie con bicarbonato. Vi basterà creare una miscela di acqua (meglio se gassata), bicarbonato di sodio e aceto di vino (bianco!). Una volta amalgamati questi ingredienti creeranno una crema densa che andrete ad applicare, aiutandovi con del cotone, sulle macchie fino a che non spariscono. Nel caso la macchia non sparisca lasciate la crema sulla macchia per alcuni minuti. Dopo il trattamento pulite con un panno umido quel che resta del composto e mettete il capo trattato ad asciugare al sole, possibilmente all’aria aperta, fino a completa asciugatura.
  • Pretrattare le macchie con limone. Il limone è una sostanza acida non aggressiva che attacca le macchie preservando il tessuto. Il succo di un limone mischiato con il sale vi faranno ottenere un sostanza densa che potrà essere applicata alla macchia da trattare. In questo caso è consigliato lasciar risposare il composto per circa mezz’ora, dopo di chè, con un panno bagnato possibilmente in microfibra, rimuovere i residui dal capo trattato.
  • Pretrattare le macchie con l’alcool. Questo metodo richiede l’utilizzo di alcool, con il quale dovrete impregnare un panno di cotone. Strofinare bene le macchie con il panno ed applicare della polvere di talco o amido di riso in modo che assorbano l’umidità e lo sporco. Dopo qualche minuto spazzolare energicamente con una spazzola in modo da rimuovere ogni residuo di polvere. Anche in questo caso il risultato vi stupirà!

Questi tre sono i migliori metodi sostitutivi dei solventi industriali che vi consentiranno di avere i migliori risultati preservando completamente i tessuti dei vostri capi. Inoltre in qualunque supermercato è possibile acquistare dei kit per il lavaggio a secco con delle comode istruzioni per il lavaggio. Probabilmente vi sarà richiesto di utilizzare un’asciugatrice.

Nel kit troverete:

  • un pretrattante per le macchie
  • un sacchetto apposito dove dovrete inserire i vestiti da lavare e immettere tutto in lavatrice
  • un foglio assorbente cattura colori (da inserire con il sacchetto nel cestello)
  • un sacchetto per l’asciugatrice che andrà inserito nel cestello con i vestiti da asciugare

 

lavaggio a secco tappeti
anche i tappeti si possono lavare a secco in lavanderia ad un prezzo accessibile

I metodi per lavare a secco a casa vostra sono vari e utilizzano materiali tutti naturali e facilmente reperibili in ogni supermercato.

cosa lavare a secco?

Ormai la tecnologia dei macchinari ha raggiunto risultati avanzati per il lavaggio e la sterilizzazione dei tessuti. Il lavaggio a secco è molto utilizzato per il lavaggio specifico di indumenti particolari, con inserti speciali che non si possono separare dal tessuto perché cuciti con esso. Inoltre il lavaggio a secco è particolarmente indicato per tutte quelle strutture in tessuto che per motivi di grandezza o costruzione è impossibile trasportare altrove per essere lavati o non sono mobili. Il lavaggio a secco è un lavaggio sicuro dal risultato garantito se eseguito da lavanderie professionali.

I tessuti e gli indumenti che sono interessati dal lavaggio a secco sono o possono essere:

  • I sedili delle automobili
  • Vestiti con inserti di pelliccia, paillettes o gioielli
  • Indumenti di pelle
  • Pellicce
  • Tutti i tessuti filati come la lana e nello specifico quelli più delicati come il cachemire
  • Arazzi
  • Tappeti
  • Tappeti e inserti in seta
  • Abiti da sposa
  • Giacca di Barbour
  • Divani e poltrone
  • Inserti a muro in tessuto
  • Imbottitura non estraibile di sedie e sedute varie
  • Indumenti di seta
  • Indumenti di lana pregiata

Costo lavaggio a secco

lavaggio a secco costo
la centrifuga nel lavaggio a secco è condamentale per eliminare il solvente utilizzato

I costi per un lavaggio a secco sono estremamente variabili in base alla grandezza di quello che si vuole lavare e alla preziosità tessuto. In linea di massima il costo di un lavaggio a secco si può riassumere in fasce di prezzo:

  • Da 1 a 10 euro. A questo prezzo è possibile lavare giacche, guanti, sciarpe, cappelli, pantaloni, vestaglie, gonne, camicie e tutti gli indumenti di modesta misura.
  • Da 10 a 20 euro. A questo prezzo è possibile lavare piumoni d’oca e sintetici, a una piazza e a due piazze, coperte, plaid, giacconi, cappotti lunghi e tutti i tessuti di lana semplice.
  • Da 20 euro in su ci sono tutti gli altri indumenti le quali misure e tessuti alzano il prezzo a causa della meticolosità da utilizzare quando si lavano come tende, tappeti, abiti da sposa, coperte in lana merinos o tessuti di cachemire.